Una giornata normale

Quando si verso' il latte nella tazza cerco' di avitare
di sbriciolare il manico con i suoi super-poteri ma quando
questi si rovescio' sui suoi pantaloni non pote' fare a meno
di vaporizzarlo prima che potesse sporcarsi.
Era difficile per lei super-eroe trascorrere una giornata
normale.
Missa Jane fece scivolare un paio di fette di pane sulla
piastra con fare non curante, era estremamente comodo
avere quella stupenda pelle all'amianto quando si
trattava di togliere i panini dalla piastra rovente con
le mani nude.
In quel momento aveva una fame normale durante i
week-end disinseriva un particolare generatore d'energia
che gli era stato innestato alla base del cervello,
una sorta di sommergibile nucleare in miniatura, cosi'
occorreva che si alimentasse normalmente.
Il campanello squillo' era Robert che veniva a trovarla.
Dentro di se avverti' gioia, quel tipo di gioia cosi'
normale.
Robert era il suo capo-servizio coordinava i super-eroi
nella zona europea, per evitare di sovrapporli o magari
di causare pericolose collisioni, come frequentemente
si verifica nei cieli americani.
Egli aveva perso i suoi super poteri fisici ma non quelli
mentali al posto del generatore di energia aveva
installato una radio in fm per ascoltare ogni giorno le
partite di foot-ball americano e a volte il tour de france,
e il giro d'italia.
Accese le candele e trepidante ando' ad aprire la porta.

Nadalini Alessandro (89)