SINAPSI NEURONICHE
Da quando si e' fatto uno chalet ai piedi degli Allegani, George
Clark ha percorso tante volte gli ottantasette chilometri che lo
separano da Asheville, in occasione dei week-ends e delle
festivita', da convincersidi conoscere il percorso meglio delle
proprie tasche. "Potrei viaggiare a occhi chiusi ,guidando con
una mano sola."
Presunzione, certo. In fondo, anche nella fosera di una tasca
puo' comparire subdolamente un buco. In una sera di pioggia,
tradito dal sommarsi delle insidie del buio, dell'asfato
sdrucciolevole, delle curve strette, finisce giu' dalla scarpata
dopo un volo di dodici metri.
Il muso della vettura si accorcia di centisette centimetri
nell'impatto contro un abete.la scatola cranica collauda la
resistenza del parabrezza, riportando danni abbastanza seri che
richiedono otto punti di sutura. Dieci giorni dopo George e' di
nuovo in circolazione, col vistoso rammendo appena mimetizzato da
un po' di peluria ispida che ha cominciato a crescere sulla
porzione rapata del cuoio capelluto.
Non e' proprio perfettamente a posto:quando gli capita di
arrabbiarsi,per esempio,gli sembra che il cervello vada in
ebollizione,avverte un formicolio e una sensazione strana che non
saprebbe ben definire.La convinzione di poter compiere imprese
eccezionali,uno stato di euforia che gli ricorda,sotto certi
aspetti,le percezioni abnormi provate quell'unica volta che ha
voluto fumare un po' d'erba.
Ma non ha tempo da perdere con queste indagini psichiche; quel
fetente di Martin Martin gli sta soffiando Lynn Arbest, la sola
ragazza che gli interessi fra quelle che vivono ad Asheville.
Fino a dieci giorni prima hanno formato un trio affiatato e la
ragazza mostrava per entrambi lo stesso cameratesco
interessamento, adesso pero' Martin riesce ad accaparrarsela
sempre piu' spesso, eclissandosi con frequenza allarmante. A
George capita, le poche volte che riesce a uscire con la ragazza,
di sentirla distratta, lontana, irrimediabilmente perduta.

George potrebbe benissimo rappresentare l'americano medio: alto,
castano, carattere gioviale, buon parlatore. E' un bel ragazzo,
senza essere un vero fusto, piace alle ragazze e le ragazze
piacciono a lui, a loro dedica buona parte del tempo libero.
Rotto il ghiaccio, se le porta a letto, ma non si sente ancora
pronto per il matrimonio, se una mostra di avere idee un po'
all'antica e di considerare la loro relazione come il prologo a
un legame piu' duraturo e ufficiale, la scarica.
Bisogna tuttavia riconoscere che non considera i rapporti con le
ragazze come semplici avventure; quando tutto fila nel verso
giusto la relazione puo' durare anche sei mesi, durante i quali
George mostra per le altre femmine al massimo un blando
interesse.
Attualmente gli piace una ragazza di nome Lynn Arbest, un tipino
pepato con cui si trova bene e per il quale sarebbe disposto a
rivedere i suoi principi. Pur essendo intelligente, ha commesso
l'errore di presentarla all'amico Martin Martin, l'Apollo della
compagnia.
E' chiaro che non hanno gli stessi concetti sull'amicizia: in
due mesi scarsi Martin s'innamora di Lynn, rincitrullisce al
punto di fissare la prima domenica d'aprile per il matrimonio.
Puo' succedere.
I due futuri sposi hanno addirittura l'mpudenza di presentarsi
insieme, prima di provvedere all'invio delle partecipazioni, per
spiegargli quanto sia grande il loro amore. tanto da superare
ampiamente amicizia e lealta'!
- E' il destina che ha stabilito cosi' - declama Lynn con
retorica - Ma la vostra bella amicizia deve sopravvivere,
stringetevi al mano in segno di pace.
George e' disposto a fare la figura del cretino, ma non vuole
peggiorare la situazione mostrandosi offeso, risentito, geloso.
- Nessun rancore, Martin. Qua la mano! "Ti venisse un cancro
sull'istante, lurido figlio di puttana!".
A Martin non viene un cancro: sussulta, impallidisce fino a dare
motivi di preoccupazione, se ne resta rigido, a bocca aperta,
boccheggiando.
Quando George riesce a districare la propria mano dalle sue dita
irrigidite, si affloscia come un saccon di patate.
"Temporaneo blocco cardiaco" sentenziano i dottori; sono
perplessi perche' il giovanotto ha praticato fino al giorno prima
pallavolo e tennis e nulla, nelle condizioni delm suo fisico,
giustifica la crisi inaspettata.
Martin, Martin tuttavia si riprende a tempo di primato e puo'
addirittura sposarsi nel giorno stabilito.
George Clark ha trovatop strano l'improvviso temporaneo blocco
cardiaco di Martin e ancora piu' strano che la stessa cosa
capiti nel giro di sei mesi a tre persone, tre campioni di
prestanza fisica ,verso cui, per varie ragioni, nutre un odio
tenace e duraturo.
La circostanza l'induce a profonde meditazioni: che quattro
persone sane e sportive accusino seri disturbi dopo avergli
stretto la mano non puo' attribuirsi semplicisticamente al caso.
Per quanto la faccenda sembri assurda, demenziale persino, sim
potrebbe supporre che per vie misteriose l'odio che il signor
George Clark cova verso una persona abbia trovato la maniera di
sfogarsi attraverso una stretta di mano, inviando nel corpo
dell'avversario una specie di fluido malefico capace di causare
seri danni, anche se temporanei,al sistema circolatorio.
In breve diventa una fissazione, una mania: George dedica allo studio
del problema tutte le sue energie, diventa scarsamente efficiente nel
lavoro, insensibile al fascino femminile, trascura addirittura la pulizia
personale.
Con la comprensibile eccezione di Martin Martin dal quale gira al lar-
go per non doversi sorbire l'aria felice di Lynn, accantona il rancore
che prova per le altre "vittime" e ne coltiva l'amicizia il tempo necessa-
rio ad attingere dettagliate informazioni sui disturbi conseguenti alla
stretta di mano, al parere del medico, alle cure seguite....
Quando crede di avere abbastanza inforormazioni al riguardo chiede dieci
giorno di permesso, si fa consegnare dalla biblioteca municipale quattro
voluminose enciclopedie mediche e si butta nello studio dei complicati mec-
canismi che sovrintendono al funzionamento del cervello umano e degli or-
gani elettrici di certi pesci.
Quandi riprende il lavoro e' pallido, ha le occhiaie e un sacco di sonno
arretrato, ma rapidamente ritorna il George Clark vecchio stile, brillan-
te parlatore, interessato alle donne e desideroso di rimorchiarne a letto
abbastanza spesso qualcuna.
Non ha archiviato il problema che lo assillava: lo ha risolto, almeno
in campo teorico. Le ore passate a consultare le enciclopedie mediche han-
no dato una soddisfacente giustificazione, per il moment0o teorica, delle
disastrose conseguenze di certe strette di mano.
In forma ridotta e schematica l'accaduto si puo' spiegare in questom modo:
il, cervello e' formato da miliardi di cellule ramificate - i neuroni - colle-
gate fra loro, per mezzo di contatti chiamati sinapsi. Tutta l'attivita' ce-
rebrale e' di natura elettrica, normalmente contenuta nell'ordine di pochi
volts.
Normalmente, perche' esistono animali capaci di immagazzinare notevole e-
nergia. Sono pesci mediterranei e tropicali chiamti Gimnoto, Torpedine,
Malapteruro, capaci di paralizzare e uccidere la preda con forti scariche
elettriche.
Cio' che la natura ha volutamente realizzato inn tali esemplari puo' capita-
re, in via del tutto eccezzionale, anche altri esseri. Si tratta,in so-
stanza, di alterazioni delle sinapsi neuroniche e modificazioni di porzioni
di tessuto muscolare striato che assume un aspetto gelatinoso e diventa una
"elettroplacca", paragonabile in tutto e per tutto a una batteria.
Rabbia, odio, sollecitazioni emotive particolarmente intense diventano
gli stimoli che aumentano la permeabilita' jonica della placca e generano il
"potenziale d'azione". I precedenti esistono, anche se si tratta di soli
tre casi segnalati nell'arco di centodieci anni: due dovuti a traumi crani-
ci, una a una forma tumorale.
George e' convinto che le sue sinpsi siano rimaste danneggiate dall'in-
cidente automibilistico di sette mesi prima, ahe alcuni tessuti muscolari
si siano modificati in elettroplacca e che un forte sentimento di odio ge-
neri una corrente ad alto voltaggio che si scarica mediante una banale stret-
ta di mano.
Teorie ,d'accordo. Solo che Clarck e' disposto a effettuare un collaudo.
Il suo sogno sarebbe quello di scegliere come cavia Martin Martin, avvici-
narlo con un amichevole sorriso, stringergli la mano e fulminarlo con una
corrente a duemila volts.
Lo trattengono due considerazioni: la prima che non e' ancora certo di po-
ter aspirare a voltaggi cosi' elevati, la seconda che vuol troppo bene a Lynn
per addolorarla con una prematura vedovanza.
Sceglie per l'esperimento un cagnaccio che sta di guardia di una villetta
posta a tre isolati e che ringhia e abbaia al suo indirizzo anche quando si
trova sul lato opposto della strada.
Aspetta una sera nebbiosa, esce di casa verso mezzanotte per essere cer-
to agire indisturbato, si avvicina con un po' di batticuore alla villa.
Il cane comincia ad abbagliare quando Š ancora a dieci metri, sporge il muso
dal cancello mettendo in mostra le zanne.
George si avvicina deciso, gli parla in tono sommesso, lo blandisce, lo
vezzeggia. Suda copiosamente, conscio del rischio di rimetterci un paio di
dita, ma insiste: gli parla col tono commosso con cui farebbe le condoglian-
se, augurandosi di non doverle fare a se stesso per la mano monta, cambia
registro passando ad una immaginaria dichirazione d'amore.
Continuando a parlare con toni flautati, infila la mano tra le sbarre,
azzarda una carezza sulla testa, l'animale ammutolisce, forse sorpreso da
tanta cionfidenza, si rizza sulle zampe, allunga una delle anteriori
fra le sbarre.
Geroge l'afferra rapido, gliela stringe con forza mentre concentra nel-
la mente l'avversione l'odio per quel cagnaccio ringhioso accumulati ne-
gli ultimi mesi.
L'animale alza il capo di scatto, guaisce, lo fissa con occhiu meraviglia-
ti e si accascia.
Clark rientra con passi rapidi, lieto dell'esito dell'e-
sperimento, ma scontento della doppiezza cui ha dovuto ricorrere per igan-
nare la bestia. Due giorni dopo apprende dalla cronaca locale che ignoti,
probabilmente intenzionati a tentare un furto, hanno ucciso un cane mediante
una forte scarica elettrica.

La storia di George Clark potrebbe cioncludersi qui: ha avuto un incidente
automobilistico che gli ha messo un po' di scompiglio nella capoccia, ne con-
seguono fatti strani per cui vuole trovare una spiegazione, riesce a elabora-
re una teoria convincente e darne la dimostrazione pratica. Punto e basta.
Invece incontra Lynn Mrtin. Il matrimonio le ha donato, conferendole un'a-
ria piu' serena, piu' distesa. E' ancora piu' bella, ammesso che sia possibile.
George sente il cuore rallentare,fermarsi,riprenedere con ritmo asmatico.
Avverte la voglia esasperata di abbracciarla, di baciarla, di portarla
lontano, invece parla di cose banali, poiche' il pensiero di essersela lascia-
ta soffiare stupidamente, non potere piu' avanzare pretese sulla signora
Lynn Arbest in Martin lo rende inguaribilente timido.
In barba a cio' rincasa col cuore in tumulto e il cervello ingombro di sot-
tili strattagemmi in gestazione, tutti escogitati col proposito di poterla
incontrare di nuovo. Avviene. E a George capita di intuire che non e' feli-
ce come vuol far credere, che il matrimonio mostra gia' crepe vistose.
- E' vero, - risponde la donna a una domanda diretta - Martin non e' il
marito ideale, ma ormai la frittata e' fatta.
- Potresi divorziare.
- Conosci Martin: non accettera' mai. E perche' poi dovrei divorziare?
- Diamine: per sposare me!
- Parliamo d'altro. - l'interrompe Lynn. E per quel giorno parlano d'al-
tro. Di tutto. Con naturalezza, con cordialita' e disinvoltura, come due buo-
ni vecchi amici. Gli ultimi mesi trascorsi sono annullati da qualche miste-
rioso incantesimo.
S'incontrano ancora e ogni volta la guarda affascinato: e' meravigliosa,
adorabile, briosa, elettrizzante....Nel pomeriggio perde mezz'ora sul di-
zionario a caccia di aggettivi che possono meglio descrivere quel tesoro di
donna.
E' deciso a riaverla, a qualsiasi costo;non ha nessun debito di lealta'
verso quel cretino di Martin Martin che gliel'ha fregata slelamente mesi
prima. Martin Martin. Che ha tanta poca fantasia riguardo ai dati anagrafi-
ci non merita un tesoro come Lynn, puo' legardi una macina al collo e buttar-
si nell'oceano.
Intanto conviene coltivare l'amicizia con la ragazza. Come iniziare l'at-
tacco? Con due dfozzine di rose scarlatte? Troppo comune. Con l'invio di un
anello con brillante da due carati? Troppo costoso. Con una lettera infiam-
mata, grondante passione? Potrebbe andare. Le donne gradiscono sempre que-
ste missive. E la spesa di mezzo dollaro, francobollo incluso, non compro-
metterebbe il suo bilancio.
Invece attende il prossimo incontro e l'affoga di parole. Banali vecchie
parole che altre persone hanno gia' detto, ascoltato, scordato. Forse le stes-
se cui ricorreva in marzo, prima che Martin, proditoriamente ...Parole. Ma
riempiono lo spazio attorno di immagini meravigliose e inconsuete e, lenta-
mente, pongono le basi dfi azioni concrete.
- Lynn se capitasse qualcosa a Martin, mi sposeresti?
- Un mwese dopo. Ma figurati! E' puerile illudersi che esca dalla comune
in sordina: appartiene alla razza piu' longeva degli elefanti.Quando e' par-
ticolarmente odioso, mi coglie il desiderio di farlo fuori, ma mi rendo con-
to che la faccenda e' pericolosa; senza contare che la mia indole, fondamen-
talmente buona, rifugge da metodi drastici come un'arma da fuoco o sobdoli
come il veleno.
- Tu scherzi, cocca, ma io parlo seriamente. In termini tecnici penso lo
si possa catalogare come omicidio, ma in pratica mi limiterei a stringergli
la mano.
- Ma allora, quella volta......
- Sicuto. Solo che ora ho superato la fase dilettantesca e sono certo
di farlo secco in pochi secondi..... - le spiegava in breve la faccenda delle
sinapsi neuroniche alterate e della possibilita' di surclassare la Torpedine.

Lynn ha davvero un'indole fondamentalmenete buona e lo dimostra il fatto
che occorre un mese per convincerla. Ma, una volta abbattuti i tabu' di ordi-
ne moprale, partecipa attivamente ai preparativi.
Decidono di incontrarsi durante una riunione mondana, uno di quei party
in cui, dopo, le presentazioni, ognuno si puo' fare comodamen-
te i cavolacci suoi. Tutto secondo il copione: Lynn pilota con una scusa il
marito in un angolo ombroso del giardino.
- Heila', vecchio filibustiere! Come va? - George avanza con la mano te-
sa e un sorriso che va da un orecchio all'altro. La donna resta delusa, poi-
che' si aspettava di vedere scintille, pero' Martin rotea gli occhi e cade a
terra con la grazia di un sacco di patate. E vi resta.
George, senza riflettere che ha ancora nella testa tutt la scorta di o-
dio con ccui si e' caricato per portare al massimo il voltaggio, si volta ver-
so Lynn e si congratula con se stesso alzando le manio e stringendosele nel
tipico gesto americano. Evidentemente possiede ancora una notevole carica
elettrica che provoca un corto circuito e lo fa stramazzare, stecchito, a
fianco della vittima.

l'autore e': ENRICO MUZZIOLI
Via Cagni, 7
Reggio Emilia